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Save the date! Arriva #DAWE2019

DISTRETTO A WEEKEND 2019 – XII edizione

GraziePrego

un progetto di

Associazione Distretto A – Faenza Art District

17 maggio venerdì > Cena Itinerante
18 maggio sabato > Arte & Cibo di strada
19 maggio domenica > Colazioni & Visite guidate
Torna a Faenza, in Romagna, la dodicesima edizione dell’appuntamento itinerante nel quartiere del centro storico ad alta densità artistica. Come ogni anno l’evento si svolge in tre giornate, caratterizzate da tre diversi appuntamenti, tutti sempre e comunque incentrati sull’unione di Arte e Cibo come motori di convivialità e condivisione.
Tornano ad aprirsi porti e cortili in cui tutto può accadere: case che ospitano gallerie d’arte, uffici trasformati in ristoranti, vie che diventano bar a cielo aperto, nel percorso brulicante di tappe in cui scoprire arte e cibo in combinazioni uniche e inedite. Il programma delle tre giornate, ancora in definizione, ricalca il consueto schema:
 
Venerdi 17 maggio CENA ITINERANTE: realtà gastronomiche della città, ma anche ristoranti e cantine fra le più interessanti della nostra regione, per una sola sera aprono una postazione temporanea ed inedita nel quartiere faentino, arricchita dalla presenza di installazioni artistiche.
Sabato 18 maggio ARTE & CIBO DI STRADA: ristoranti e cantine lasciano il posto ai foodtruck disseminati nel quartiere, rendendo l’arte unica vera protagonista degli spazi aperti.
Domenica 19 maggio COLAZIONE & VISITE GUIDATE: alla colazione collettiva in un luogo inedito, si uniscono visite guidate, laboratori, passeggiate: ulteriore occasione per respirare la creatività del quartiere.
Anche in questa edizione chef, produttori e artisti sono invitati a partecipare e animare le tre giornate portando una loro personale interpretazione del tema, ogni anno diverso e inconsueto.
E Distretto A Weekend nel 2019 con GraziePrego vuole farsi portavoce di un manifesto della gentilezza, manifesto che parte proprio dall’immagine lieve e poetica dell’evento, illustrata da Cesare Reggiani, artista che da sempre vive e lavora nel quartiere.
Quella gentilezza desueta e ricercata che tutti abbiamo dimenticato: ringraziare sì, ma guardandosi negli occhi.
Quella gentilezza che porta un sorriso, una mano che accompagna, una parola in più anziché in meno.
Più grazie. Più prego.

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